MICROBIOTA ED ECCESSO DI PESO: QUAL È IL LEGAME?
“Microbiota intestinale” questo è il termine scientifico corretto, con il quale oggi si definisce la “flora batterica”, cioè l’insieme dei microrganismi che popola il tratto digerente, per lo più l’intestino.
Si tratta di oltre mille miliardi di batteri, virus, funghi e protozoi, con il peso totale di circa un chilogrammo e mezzo che, comunicando tra loro, agiscono come se fossero un unico organismo e svolgono funzioni importanti per la salute dell’uomo.
Il fatto sorprendente è che questa enorme quantità di batteri non lavora da sola, ma è in continua comunicazione con le nostre cellule, in modo da agire proprio a seconda di quello che succede nel nostro organismo.
CARTA D’IDENTITÀ
Siamo tutti diversi! Anche il microbiota intestinale è differente per ciascun individuo e per questo potrebbe essere paragonato alla nostra carta d’identità o ancora meglio alle nostre impronte digitali. Non esistono perciò nel mondo due persone con un identico corredo di batteri intestinali, addirittura il microbiota di ciascuno di noi cambia nelle diverse fasi della vita.
SUPERBATTERI (O BATTERI BUONI)
Il microbiota intestinale è un eccezionale ecosistema complesso, costituito sia da batteri benefici, sia da batteri nocivi, che è importante mantenere in costante equilibrio.
I batteri benefici svolgono una serie di azioni positive:
– Modulano il sistema immunitario;
– Inibiscono la crescita di batteri nocivi;
– Contribuiscono al processo digestivo;
– Aiutano il transito intestinale;
– Producono utilissime vitamine (come la vitamina K, la vitamina B12 ecc) e alcuni aminoacidi.
I BATTERI INTESTINALI“BACTEROIDETES” E “FIRMICUTES”
L’OMS ha lanciato di recente l’allarme! Il numero di bambini e ragazzi obesi è dieci volte superiore rispetto a quarant’anni fa. Se nel 1975 solo l’1% dei bambini era obeso, oggi parliamo del 6% nel caso delle ragazze e dell’8% nei ragazzi. Quasi una persona su tre nel mondo è obesa e a questo si accompagna anche un maggiore rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e diabete.
Diversi studi confermano la correlazione tra sovrappeso e microbiota intestinale, ponendo in particolare l’accento sull’importanza dell’equilibrio tra i cosiddetti Firmicutes e i Bacteroidetes. Entrambe le categorie di batteri sono presenti nell’intestino umano per più del 90% , e maggiore è il numero di Firmicutes, maggiore sarà il rischio di obesità. Attraverso lo smaltimento di nutrienti non digeribili (fibre), questi batteri fanno sì che vi siano più carboidrati e quindi più calorie a disposizione del necessario. Gli studi hanno inoltre dimostrato che una quantità elevata di Firmicutes ricava circa il 10% di energia in più dall’alimentazione e ciò corrisponde a 200-250 calorie al giorno e un possibile aumento di peso fino a 10 kg in un anno.
I soggetti normopeso, invece, presentano un maggior numero di Bacteroidetes. Si tratta di un gruppo di batteri in grado di eliminare attivamente lo zucchero in eccesso dall’intestino. Confrontando il valore dell’energia rimanente tra le feci dei normopeso e quelle degli obesi, è emerso che l’apporto calorico delle prime è di gran lunga superiore.
MICROBIOTA IN EQUILIBRIO
Una flora intestinale bilanciata contribuisce ad ostacolare la crescita dei batteri dannosi e favorisce una corretta funzionalità intestinale. Sono diversi i fattori però che possono alterare questo equilibrio:
– l’avanzare dell’età;
– lo stress;
– un’alimentazione scorretta;
– l’assunzione di farmaci (per esempio gli antibiotici).
Per questo è importante mantenere uno stile di vita sano, attivo, positivo, ed essere sempre attenti alla propria alimentazione.
Il MICROBIOTA INFLUISCE SUL PESO
Tra il microbiota intestinale e i chili di troppo esiste un legame bidirezionale. L’obesità, infatti è considerata sia una causa sia una conseguenza delle disbiosi intestinali (cioè delle alterazioni della flora intestinale) quindi il microbiota gioca un ruolo fondamentale nel dimagrimento.
Secondo una ricerca statunitense, l’importanza del microbiota intestinale, differente per ciascuno di noi, è in grado di far perdere peso anche più della semplice dieta.
Conferma di quanto i nostri batteri possano influire sul peso, questo perché sono in grado di utilizzare le fonti energetiche, quindi il cibo che introduciamo nell’organismo, in modo differente. Si presuppone che ci sia un equilibrio tra le moltissime specie di batteri intestinali, ma se ne prevalgono alcuni rispetto ad altri, si possono avere risposte diverse in termini di consumo energetico e quindi anche di accumulo o meno di peso.
Altri studi scientifici pubblicati sul binomio IBS-microbiota, hanno dimostrato che la varietà del microbiota intestinale incide sulla velocità di assorbimento dei carboidrati e degli acidi grassi e sull’aumento del deposito di calorie sotto forma di riserva (o grasso). Questo vuol dire che chi ha una disbiosi intestinale e mangia la stessa quantità di cibo di chi ha un intestino sano, può consumare le calorie in maniera diversa e di conseguenza guadagnare più peso.
I batteri cattivi nell’intestino, possono anche contribuire a quella che tutti conosciamo come sindrome metabolica, a causa dell’aumento di produzione dell’insulina e dell’infiammazione dell’ipotalamo.
Uno studio delle università di medicina di St. Louis e di Durham, coadiuvate dal professor Jeffrey I. Gordon ha dimostrato che una dieta può essere inefficace a seconda dei batteri presenti nel microbiota intestinale.
Con questo non si vuole affermare che la sola causa dell’aumento di casi di obesità e sovrappeso degli ultimi cento anni sia il microbiota intestinale, ma che sicuramente l’impatto che questo ha sul dimagrimento è molto più di quello che si pensa (e che ci hanno fatto credere da tempo)
PREBIOTICI E PROBIOTICI PER FAR CRESCERE I “BATTERI BUONI”
Per favorire un riequilibrio della flora intestinale, che a sua volta ha un ruolo importante nella perdita o aumento di peso, sono molto importanti i prebiotici e probiotici. Sono sostanze che troviamo nella nostra normale alimentazione, come nello yogurt o nel latte fermentato, che possono far aumentare alcuni “batteri buoni”. I probiotici sono gli organismi vivi che si trovano nell’intestino, i prebiotici sono invece quelli che aiutano i batteri a proliferare. Una modifica nel microbiota può aiutarci a consumare le energie introdotte col cibo in modo differente e ottimale.
Insomma, prenderti cura del tuo microbiota ti aiuta sia quando vuoi perdere peso sia quando non vuoi recuperarlo, e i microbi intestinali sono preziosi alleati per un dimagrimento salutare.
Per ritrovare la forma e per riuscire a perdere peso, la relazione tra microbiota intestinale e dieta non può essere ignorata. Un regime alimentare adeguato è obbligatorio e questo non è sinonimo di dieta ipocalorica.
Detto in parole semplici, se l’intestino non funziona nella maniera corretta, ginnastica e dieta possono non essere sufficienti per perdere peso.