Il peeling chimico è un trattamento medico-estetico, messo a punto con l’obiettivo di risolvere alcuni dei più frequenti inestetismi della pelle.
Tecnicamente è un’esfoliazione praticata con opportune sostanze chimicamente attive come alfa-idrossiacidi tra cui l’acido glicolico, beta-idrossiacidi (es. acido salicilico o acido piruvico ) e derivati dell’acido retinoico.
Lo scopo del peeling è quello di provocare una reazione della pelle, obbligandola ad auto-rigenerarsi, sostituendo i tessuti vecchi e ormai poco efficienti con cellule nuove e di migliore qualità.
Tale processo è chiamato in gergo tecnico, ‘turnover’ (rotazione), ed è un procedimento che, nella giovane età, la pelle compie automaticamente in maniera rapida e continua.
La presenza e la qualità del collagene dipende dal rapporto fra l’attività dei fibroblasti, che sono le cellule deputate a sintetizzarlo, e la collagenasi, cioè l’enzima deputato alla sua demolizione per essere sostituito con quello nuovo.
Con l’avanzare dell’età, questo equilibrio viene a mancare, e viene distrutto più collagene di quanto le cellule riescano a sintetizzare: questo è uno dei motivi per cui la pelle matura si rigenera più lentamente, perdendo anche di qualità.
L’esfoliazione con il peeling restituisce, quindi, alla pelle un aspetto levigato, compatto e luminoso.
SI DISTINGUONO VARIE TIPOLOGIE DI PEELING CHIMICI:
in primis, occorre sottolineare che i prodotti ad uso domiciliare (destinati, alla routine di skincare a casa) sono diversi nelle quantità e nelle qualità delle sostanze funzionali presenti nei trattamenti ambulatoriali, impiegati esclusivamente da personale medico.
I peeling sono caratterizzati, inoltre, da una differente profondità d’azione, cioè da un’intensità di esfoliazione di grado più o meno invasivo; ciò dipende dal principio attivo con cui è realizzato il trattamento, dalla sua concentrazione e dal pH definito. I cosiddetti peeling medi o profondi vengono realizzati normalmente in ambito estetico o medico-estetico, in quanto l’esfoliazione cutanea risulta molto marcata e richiede specifici accorgimenti. Le varianti cosmetiche ad uso domiciliare sono, invece, peeling superficiali e prevedono l’impiego di sostanze dall’azione più delicata, in grado di limitarsi all’esfoliazione dello strato corneo dell’epidermide.
Il peeling chimico, stimola l’esfoliazione ed il conseguente ricambio della pelle attraverso una peculiare azione chimica, a differenza di scrub e gommage che prevedono elementi formulativi che provocano una microdermoabrasione (granuli, sferule, polveri finissime o sali) per rimuovere le cellule superficiali in via di desquamazione.
Rispetto alle esfoliazioni di tipo meccanico, il peeling chimico, promuove un effetto più profondo: in generale, questi prodotti hanno proprietà cheratolitica, cioè riducono la coesione dei corneociti per azione diretta sulle giunzioni tra le cellule (desmosomi). Di conseguenza, viene favorito il distacco e l’allontanamento delle cellule morte che si depositano in superfici e, allo stesso tempo, vengono stimolati i meccanismi di rinnovamento dello strato corneo.
PEELING CHIMICO: AZIONI E RISULTATI
Il peeling chimico può essere effettuato ogni qual volta ci sia bisogno di forzare la pelle ad un intenso e veloce turnover, per riattivare così il naturale processo di auto-rigenerazione, con la produzione di nuovo tessuto.
Il turnover della cute ha un effetto benefico su molti inestetismi, e a volte anche qualche patologia vera e propria.
Tra gli inestetismi estetici, il peeling chimico può essere effettuato con successo per trattare:
- Rughe;
- Pelle visibilmente invecchiata dall’età e dalla troppa esposizione ai raggi solari;
- Macchie cutanee, discromie e melasma;
- Pelle grassa
- Acne
Oltre ai trattamenti puramente estetici, il peeling chimico è molto utile per combattere anche alcune patologie della pelle come la dermatite seborroica, nonché dare un certo sollievo anche nei casi di psoriasi, per minimizzare le cicatrici acneiche le smagliature e l’ipercheratosi.
I risultati che si possono ottenere variano a seconda della tipologia di peeling scelto insieme allo specialista.
SOSTANZE FUNZIONALI DEL PEELING CHIMICO
Tra le sostanze più frequentemente utilizzate nella formulazione di un peeling chimico rientrano:
- Alfa-idrossiacidi (AHA): i più diffusi in ambito cosmetico sono l’acido latticoe l’acido glicolico. Gli alfa-idrossiacidi (noti anche come acidi della frutta) vengono considerati sostanze di origine naturale, nonostante possano essere riprodotti sinteticamente. L’acido glicolico è abbondante, per esempio, in canna da zucchero, uva acerba e barbabietola. Gli alfa-idrossiacidi hanno suscitato particolare interesse per l’azione rigenerante che svolgono sull’epidermide. In particolare, il già menzionato acido glicolico concentrato al 4-5% esplica un effetto prevalentemente idratante; a concentrazioni superiori a 8-10% inizia ad evidenziarsi, invece, un’attività levigante.
- Beta-idrossiacidi (BHA): tra questi rientra l’acido salicilico a limitate concentrazioni; questo attivo viene utilizzato per effettuare peeling superficiali soprattutto nel trattamento dell’acne.
- Alfa-chetoacidi: il principale rappresentante di questa categoria è l’acido piruvico, sostanza molto utilizzata nei cosiddetti soft peeling; si tratta di un ingrediente funzionale capace di diminuire la coesione dei cheratinociti in maniera più marcata rispetta a quella dell’acido glicolico e svolge un’azione sebostatica che lo rende particolarmente adatto al trattamento dell’acne.
- Polidrossiacidi: ne sono esempio il gluconolattonee l’acido lattobionico; i polidrossacidi producono effetti simili agli alfa-idrossiacidi, ma risultano meno irritanti.
- Acido retinoico: è la forma acida della vitamina A. È in grado di svolgere una buona azione esfoliante ed è particolarmente indicato nel trattamento delle iperpigmentazioni, anche di natura post-infiammatoria. Può essere utilizzato solo in ambito dermatologico.
CLASSIFICAZIONE DEI PEELING
I peeling si possono classificare in: superficiali, medi e profondi, a seconda dello specifico strato cutaneo in cui vanno ad agire e degli effetti che si desidera ottenere. Il primo è anche definito peeling estetico.centrazioni.
La profondità alla quale viene eseguito il peeling dipende sostanzialmente da tre fattori: il tipo di inestetismo o la tipologia di pelle che si deve trattare, il tipo di esfoliante chimico utilizzato e la concentrazione alla quale si trova.
Normalmente, il peeling chimico svolto all’interno dei centri estetici è di tipo soft o molto superficiale. I peeling più profondi, invece, devono essere eseguiti da personale medico specializzato, poiché richiedono l’impiego di esfolianti chimici ad elevate concentrazioni.
COME VIENE PRATICATO IL PEELING CHIMICO?
Dopo una detersione, sulla pelle asciutta viene applicato con un pennello a setole morbide il peeling esfoliante rispettando rigorosamente il tempo di posa che varia a seconda della composizione chimica utilizzata e dell’inestetismo che si intende correggere e dal tipo di pelle.
Il prodotto viene quindi rimosso nel rispetto di tempi e modalità dettati da protocolli specifici per ogni sostanza utilizzata e la pelle pulita.
Successivamente la cute viene trattata con prodotti che sono utili per massimizzare la qualità del risultato.
Il peeling chimico ha come scopo la distruzione controllata e voluta dei tessuti epidermici, in modo da stimolare il corpo a produrne di nuovi e di migliore qualità.
Questo comporta l’ovvia conseguenza che, dopo la seduta, a seconda dei prodotti utilizzati, nell’area trattata possa manifestarsi un leggero pizzicore o arrossamento .
Tutto ciò è normale ma sono fenomeni di lieve entità che si risolvono spontaneamente in breve tempo.
Le complicanze sono evento ormai raro.
Solitamente, occorrono circa 2-4 sedute per ottenere risultati apprezzabili e duraturi.
I risultati del trattamento si notano già dopo il primo appuntamento con una attenuazione delle imperfezioni. Dopo l’esfoliazione peeling, la grana della pelle risulta visibilmente affinata e riacquista la sua naturale luminosità, oltre a risultare maggiormente ricettiva nei confronti delle sostanze funzionali presenti nei trattamenti che andranno applicati successivamente (idratanti, emollienti, sebo-equilibranti, ecc.).
Stimolando la produzione di collagene il peeling dona alla pelle maggiore compattezza e luminosità.
QUANTO COSTA UNA SESSIONE DI PEELING CHIMICO?
I costi di una singola sessione di peeling chimico possono variare a seconda dell’area da trattare dal trattamento, dal protocollo e della sostanza utilizzata.
Una singola sessione ha un costo variabile tra i € 100,00 e i € 250,00.