Recenti studi statistici dimostrano che almeno un italiano su due è pentito del proprio tatuaggio. I motivi del pentimento possono essere diversi: da un risultato non soddisfacente le aspettative (tatuaggio troppo grande, troppo colorato, errore del tatuatore), al cambiamento del gusto estetico, della condizione sentimentale o psicologica, ma anche la difficoltà ad essere ammessi in alcuni ambiti lavorativi e concorsi.
Cosa fare se il tatuaggio diventa un disagio?
In molti ricorrono alla cover up, cioè alla copertura del tatuaggio esistente con un altro, solitamente più grande e più scuro del precedente, peggiorando addirittura la situazione. Altri, spesso consigliati proprio dal tatuatore, decidono per la rimozione totale o per lo schiarimento con tecnologia laser.
Con la stessa attenzione con la quale si sceglie il tatuatore, è importante scegliere ed affidarsi ad esperti in medicina estetica strumentale, che dispongano di apparecchiature di ultima generazione per la rimozione dei tatuaggi. Se è vero, infatti, che i laser adibiti alla rimozione dei tatuaggi esistono da venti anni, è altrettanto vero che allora vi fossero dei limiti legati alla possibilità di lasciare esiti cicatriziali, discromie o nella migliore delle ipotesi, il famoso tatuaggio “fantasma” (Ghost Effect).
Seppur obsolete, visto il loro elevato costo, queste apparecchiature sono ancora presenti in molti ambulatori.
L’ultima generazione di laser Q-Switched (l’unica modalità approvata per la rimozione dei tatuaggi) è caratterizzata proprio dalla più sensibile capacità di selettività termocinetica, cioè dalla più precisa selezione del “bersaglio china” rispetto alla melanina, il colore della pelle.
Questa peculiarità permette di rimuovere i tatuaggi senza effetti collaterali permanenti.
Al Pulsinelli Medical Center, la nuova generazione di Laser per la rimozione dei tatuaggi è rappresentata dal RevLite SI Hoya ConBio. Questo laser q-switched è reso unico nel suo genere dalla combinazione della fototermolisi selettiva, con l’azione foto-acustica. In parole semplici, le particelle di colore vengono frammentate sia termicamente sia meccanicamente.
Questa tecnologia, infatti, sfrutta sia il tradizionale surriscaldamento del derma pigmentato, che l’azione “a freddo” dell’onda acustica.
Un progresso di grande rilevanza rispetto ai precedenti laser per tatuaggi, che rendono il RevLite SI più efficace, perché in grado di erogare maggior potenza attraverso impulsi più brevi e mirati, e più sicuro perché azzera praticamente il rischio di lasciare cicatrici e danni cutanei.
IL NUMERO DI SEDUTE NECESSARIO
Mediamente un tatuaggio monocromatico (nero o blu) viene eliminato in sei/otto sedute. Questo dato può variare dipendentemente da alcune caratteristiche individuali del paziente e del tatuaggio stesso.
Alcune di esse, sono valutabili ad un esame obiettivo, per esempio: l’età del tatuaggio, la sede anatomica, la densità e la profondità dell’inchiostro.
Altre caratteristiche, che influiscono sul numero di sedute, ma non sono valutabili nell’immediato, sono: la qualità del pigmento inoculato (spesso sconosciuta vista l’ampia gamma di inchiostri e di materiali pigmentati in commercio e la loro NON tracciabilità) e la capacità fisiologica del sistema immunitario del paziente.
Grazie alla possibilità di regolare il dispositivo su quattro diverse lunghezze d’onda, questo speciale laser è in grado di rimuovere i tatuaggi di quasi ogni colore (ad eccezione del bianco e giallo). I vari colori si cancellano con tempi diversi. In generale, il blu, il nero, il viola si cancellano più rapidamente, mentre il verde, il rosso e l’azzurro più lentamente.
RIMUOVE ANCHE I TATUAGGI COSMETICI (O TRUCCO PERMANENTE)
La dermopigmentazione del contorno labbra e delle sopracciglia può essere eliminata con successo.
Qualche difficoltà la presenta il pigmento color carne, utilizzato soprattutto nei camouflage e per delineare le labbra, poiché contenendo ossido di ferro, a seguito del primo trattamento laser il colore può diventare nerastro per poi alleggerirsi nelle sedute successive.
Vengono poi trattati con ottimi risultati e in pochissimo tempo (spesso solo due/tre sedute), anche i tatuaggi incidentali, dovuti all’ingresso di corpi estranei nella cute, come asfalto, matite o altro.
TEMPI DI ESECUZIONE
Le sedute vengono eseguite a distanza di 40/50 giorni l’una dall’altra per lasciare il tempo fisiologico ai nostri macrofagi di fagocitare le particelle di pigmento frammentate dalla seduta laser.
COME FUNZIONA
La pelle viene preparata al trattamento con l’applicazione di un anestetico ad uso topico che agisce in circa 10/20 minuti.
In genere il trattamento è molto veloce, ma la tempistica di esecuzione può variare rispetto la grandezza del tatuaggio e il grado di tolleranza del paziente.
L’immediata reazione di sbiancamento del tatuaggio è chiamata in gergo tecnico “effetto pop corn” e rappresenta un segno clinico positivo che si riferisce all’ottimale assorbimento dell’energia laser nella pelle. Questo effetto transitorio è seguito da un’immediata apparenza di scurimento del tatuaggio che andrà pian piano a scemare con il passare dei giorni.
L’esposizione al sole non adeguatamente protetta rappresenta una controindicazione al trattamento.
Terminata la seduta si possono riprendere immediatamente le attività lavorative e sociali, con l’accortezza di non traumatizzare l’area trattata per qualche giorno.
Presso Pulsinelli Medical Center
è possibile prenotare la prima consulenza informativa gratuita con una Specialista in Medicina Estetica