Il mondo dei massaggi offre tantissime possibilità di scelta e di conseguenza numerosi ambiti di applicazione. Un massaggio può generare, in base alle tecniche che vengono applicate sul corpo ed ai tessuti maggiormente trattati, reazioni e benefici differenti. In questo articolo approfondiamo i 10 motivi principali per cui un massaggio può far bene a chiunque.
VEDIAMOLI DI SEGUITO:
- Alleviare l’ansia e lo stress: uno dei motivi più diffusi per cui spesso ci si concede un massaggio è semplicemente per rilassarsi. La società di oggi, nonostante le comodità che ci offre, porta al nostro corpo ed alla nostra mente molto stress. Il lavoro, la famiglia, la casa, tutte le cose da organizzare e gestire. Staccare la testa per un’oretta e lasciare che anche i muscoli scarichino tutta la loro tensioneè già un pensiero sufficiente per concedersi un massaggio ogni tanto.
- Alleviare il mal di schiena: nello specifico, il massaggio se eseguito con le tecniche corrette e sui tessuti giusti, può essere risolutivo ed utile anche per diversi dolori, soprattutto quelli causati da contratture e posture sbagliate mantenute nel tempo. Il mal di schiena quindi, se non è causato da condizioni severe, ortopediche o neurologiche, può essere risolto anche con un massaggio.
- Dormire meglio: molte persone oggi soffrono di disturbi del sonno. Questi possono essere legati all’ansia, allo stress o alla troppa tecnologia che ci circonda, che a volte ci porta ad avere lo smartphone davanti agli occhi fino a tardi o a guardare la tv fino a notte fonda. Il massaggio, specie se di tipo rilassante e delicato, induce un forte rilascio di serotonina aumentando la sensazione di tranquillità e abbassando la percezione di stress. Questo favorisce, soprattutto se viene eseguito nelle ultime ore della giornata, anche il sonno e la fase di addormentamento.
- Espellere le tossine del corpo: il massaggio linfodrenante, così come quelli fortemente incentrati sul miglioramento della circolazione sanguigna, permettono ai singoli tessuti e organi del corpo di liberarsi di tossine che si accumulano come scarto del nostro metabolismo giornaliero. Ciò rende il sistema più funzionale, meno infiammato e meno “intossicato”. Il consiglio dopo un massaggio di questo tipo è quello di bere acqua, in modo da aiutare i reni ad espellere le sostanze che non ci servono.
- Migliorare la flessibilità: lo stimolo profondo sul tessuto connettivale permette ai muscoli di liberarsi delle strutture più rigide che ne condizionano l’elasticità. Questo permette in ogni articolazione del corpo di avere più libertà di movimento e di conseguenza sviluppare nel lungo periodo meno infiammazione e dolore.
- Alleviare il mal di testa: una grande quantità di cefalee è di origine muscolare. Sono dette infatti muscolo – tensive e si sviluppano soprattutto in seguito ad aumentatatensione dei muscoli del tratto cervicale. Uno dei più coinvolti in questo caso è il trapezio, insieme agli scaleni. Un massaggio a questi muscoli, in questi casi, può aiutare molto nella risoluzione dei sintomi.
- Ridurre la depressione: ci sono molte ragioni per cui la depressione ed il trattamento della depressione possono richiedere e necessitare di un approccio collaborativo ed interdisciplinare tra molti operatori sanitari – parasanitari. La terapia svolta con i massaggi può essere importante nell’aiutare i pazienti affetti da depressione, specialmente se legata a malattieo dolori cronici, magari derivanti da patologie autoimmuni o degenerative. Oltre a favorire la circolazione sanguigna e linfatica, il massaggio può abbassare anche i livelli di cortisolo circolante, il così detto ormone dello stress. Questo meccanismo non farà altro che creare una sensazione di sollievo, legata anche ad un rilascio di dopamina e serotonina.
- Aumentare la risposta immunitaria: attraverso il meccanismo descritto in precedenza, in cui il massaggio è in grado di ridurre i livelli di cortisolo, un trattamento è in grado anche di favorire l’attività del sistema immunitario. Questo non quando siamo già ammalati e quindi stiamo affrontando una malattia già espressa, ma nei momenti di salute, semplicemente rinforzando i nostri sistemi di controllo e di protezione. Migliora la qualità della cute, anch’essa una barriera importante, migliora l’attività dei linfociti, veri e propri guerrieri al nostro servizio e migliora l’eliminazione delle tossine (come accennato prima), riducendo l’infiammazione generale e abbassando la predisposizione a sviluppare ulteriori stati patologici.
- Migliorare la qualità della vita negli anziani: il benefico effetto svolto dal massaggio sul tessuto connettivoe sulla circolazione sanguigna, permette di apportare più ossigeno ai tessuti del corpo e di rendere più elastiche e mobili le strutture. Ciò dà un grosso vantaggio alle persone anziane che magari svolgono poco movimento per riduzione delle loro possibilità motorie, ed in più magari soffrono di patologie quali osteoporosi o ipertensione.
- Velocizzare il recupero post esercizio: il nostro corpo quando svolgiamo attività fisica, sia esso un semplice allenamento o una vera e propria competizione sportiva, produce delle sostanze di scarto che si accumulano nel tessuto muscolare e anche delle piccolissime lacerazioni alle fibre muscolari che vengono maggiormente utilizzate. Questo è normalissimo e fa parte della nostra fisiologia. Il massaggio in questo caso, favorendo anche qui la circolazione dei liquidi corporei (sangue e linfa) rende molto più rapido il recupero e la riparazione dei tessuti, rendendo quindi il nostro sistema più pronto ad affrontare da lì a pochi giorni o poche ore una nuova sfida dal punto di vista fisico – atletico.
CONCLUSIONI Attraverso questi dieci punti abbiamo capito quanto un massaggio possa essere benefico per la nostra salute, sotto diversi punti di vista. Questo non deve indurci a credere che sia la soluzione ad ogni problema che abbiamo, la consulenza di altri specialisti infatti è sempre la giusta abitudine ed anche un massaggiatore professionale sa, che affidarsi alla collaborazione di colleghi di altri ambiti sanitari può essere un’arma vincente per aiutare il paziente a raggiungere prima il livello di benessere che vuole. Abituiamoci a prenderci del tempo per un massaggio con cadenza regolare (effettuato da un massaggiatore o una massaggiatrice qualificata, che ha frequentati) e vedremo, già nel breve periodo, nel giro di poche settimane, degli straordinari cambiamenti. Non ne faremo più a meno!
L’obiettivo fondamentale del trattamento osteopatico è di restituire all’organismo il ritmo e la mobilità, che garantiscono il buon funzionamento degli organi e degli apparati. Spesso sono sufficienti manipolazioni molto delicate, oppure in caso di blocchi articolari, possono essere utilizzate manovre più energiche, che liberano in fretta l’articolazione, tanto che si percepisce uno “click” sonoro (di solito più impressionante che altro, dato che non provoca dolore).
La scelta del tipo di manipolazioni e del numero di sedute dipendono dalla formazione specifica dell’osteopata e dal tipo di disturbo da trattare, ma soprattutto dalla risposta della persona al trattamento. In linea di massima, un disturbo acuto, per esempio un dolore provocato da un trauma, richiede da due a quattro sedute (ma se il trauma è serio o molto esteso, per esempio dopo un incidente stradale, bisogna aspettare almeno due settimane prima di intervenire).
Un problema cronico, che dura da tempo, come il mal di schiena costante di chi sta a lungo in piedi, dopo un trattamento di tre-cinque sedute ravvicinate (una alla settimana). Spesso dà risultati che devono essere mantenuti con incorni più distanziati (una volta al mese).