La Tricopigmentazione è l’evoluzione tecnologica della micropigmentazione estetica e paramedicale.
Un trattamento specifico per il cuoio capelluto , che attraverso un micro deposito di pigmenti nello strato superficiale del derma, conferisce un aspetto estremamente simile al capello naturale.
Una tecnica che permette di inoculare una minima quantità di pigmento nello strato superficiale del derma del cuoio capelluto, questo micro deposito ha la capacità di alterare l’aspetto estetico della zona trattata, ricreando l’effetto del pelo che nasce.
Simulando la presenza del capello sul cuoio capelluto, l’effetto finale è di massima densità e copertura estetica. L’effetto ottico è assolutamente naturale, esattamente come una testa folta e piena di capelli.
Con la tricopigmentazione si può ottenere un effetto davvero naturale, crea l’illusione della presenza di capelli anche dove in realtà non ci sono più. Può essere davvero considerata una soluzione efficace e adatta alle più disparate esigenze.
Si può eseguire sia con i capelli rasati, corti o lunghi, motivo per il quale può essere un rimedio efficace per tutti quegli uomini o donne che abbiano problematiche di Alopecia e diradamento capillifero.
TRICOPIGMENTAZIONE E TATUAGGIO NON VANNO CONFUSI!
E’ molto importante non confondere la tricopigmentazione con un comune tatuaggio tradizionale, in quanto questa metodologia differisce profondamente sotto molti aspetti. A differenza del tradizionale tattoo, si utilizza una strumentazione con aghi, pigmenti e tecniche di esecuzione differenti, realizzata specificatamente per lavorare sullo scalpo.
Le differenze tra le due tecniche sono infatti radicali: la tricopigmentazione introduce appositi pigmenti riassorbibili e reversibili (non si utilizzano mai pigmenti che si utilizzano per eseguire i tatuaggi artistici); i pigmenti vengono inoculati in uno strato superficiale del derma, a differenza del tatuaggio che li deposita più in profondità.
Di fondamentale importanza per un risultato naturale è la professionalità dell’operatore, l’esperienza e il suo percorso formativo.
Un altro aspetto, non meno importante, che differenzia la Tricopigmentazione nel Pulsinelli Medical Center, sono il combinarsi delle competenze dermatologiche dei nostri esperti con l’esperienza operativa della nostra Specialista in Dermopigmentazione paramedicale e Tricopigmentazione.
Questa sinergia permette una corretta analisi del profilo clinico tricologico e fisiologico del paziente e di conseguenza di definire la perfetta indicazione al trattamento e poter escludere quelle condizioni cutanee ed eventuali disturbi dermatologici, che possano influenzare la pigmentazione e di gestirli nella progettazione di un intervento su misura del paziente e delle sue caratteristiche personali.
VARIE TIPOLOGIE DI TRATTAMENTO
La Tricopigmentazione può essere utilizzata per diverse tipologie di problemi legati alla perdita dei capelli, si può riprodurre sulla cute un effetto di capello rasato, oppure un effetto riempitivo di un’area diradata, oppure ridurre drasticamente la visibilità di un esito cicatriziale.
I campi d’applicazione della Tricopigmentazione possono essere i seguenti:
- Trattamento Effetto Rasato
- Trattamento Effetto Densità
- Trattamento Copertura Cicatrici
TRICOPIGMENTAZIONE EFFETTO RASATO
Scelta liberamente o per necessità, la tricopigmentazione effetto rasato permette di ricostruire completamente un aspetto “shaved”. Con questa tecnica è possibile eseguire:
- Trattamento su alopecia androgenetica;
- Aumento densità in calvizie;
- Trattamento su alopecia areata;
- Shaved Effect su capello lungo.
TRICOPIGMENTAZIONE COPERTURA CICATRICI
La presenza di cicatrici sullo scalpo è una condizione comune, dovuta spesso a lesioni accidentali, interventi chirurgici e interventi di autotrapianto di capelli (FUE e STRIP).
Poiché il capello, come qualsiasi pelo, è assente nelle cicatrici, la tricopigmentazione ne va a ricreare la presenza, ottenendo il miglior effetto con i capelli rasati. Il trattamento si effettua su cicatrici di tipo non patologico e in ottimo stato di guarigione . Richiede una maggiore attenzione rispetto alla tricopigmentazione sulla cute sana e una tecnica differente dall’effetto rasato e dall’effetto densità.
TRICOPIGMENTAZIONE EFFETTO DENSITA’
Come indica il nome stesso, questa tecnica consente di infoltire otticamente una capigliatura diradata grazie all’eliminazione del contrasto tra i capelli e il cuoio capelluto bianco. La mancanza di tali trasparenze riduce la visibilità della cute donando quindi un look più folto ai capelli. L’effetto densità è una valida soluzione anche per la calvizie femminile. Questa tecnica a differenza della tricopigmentazione a effetto rasato, è indicata in situazioni di diradamento dei capelli di lunghezza medio/lunghi.
Le giuste aspettative la rendono un trattamento comodo, duraturo e non vincolante.
Con questa tecnica è possibile:
- Ridurre le trasparenze;
- Ridurre la discromia;
- Aumentare l’effetto folto;
- Non dover più ricorrere a prodotti per il camouflage
QUANDO DIFFIDARE
I requisiti da vagliare sono in primis l’esperienza e la professionalità e soprattutto l’etica del dermopigmentista.
Bisogna diffidare da chi è alle prime armi. Un operatore inesperto potrebbe non saper fare la giusta valutazione dermica, e quindi utilizzare pigmenti non idonei.
E se nel depositare il pigmento nella cute, utilizza erroneamente una pressione eccessiva può rilasciare un quantitativo maggiore di pigmento che potrebbe, già dai primi giorni, evolversi in macro-dots o macro-puntini.
Diffidare da operatori ambulanti, che esercitano la professione in più strutture i cui locali spesso non hanno autorizzazione specifica per il settore della dermopigmentazione.
In queste condizioni, irrispettose delle linee guida emanate dal ministero della Sanità, il rischio di incorrere in infezioni come l’epatite o altri effetti collaterali è molto alto. Senza tralasciare la totale assenza di copertura assicurativa.
CURE PER I CAPELLI E TRICOPIGMENTAZIONE
Sottoporsi a un trattamento di tricopigmentazione non significa dover smettere di curare in altri modi l’alopecia androgenetica. Prodotti topici come il Minoxidil, Hair Filler o Carbossiterapia, devono essere sospesi per un breve periodo in concomitanza con il trattamento, ma al di fuori di questo lasso temporale possono tranquillamente continuare a essere utilizzati. Lo stesso discorso vale per le microfibre di cheratina.
TRICOPIGMENTAZIONE E DANNO AI CAPELLI
Il trattamento non crea alcun danno ai capelli miniaturizzati, anzi, l’azione dell’ago (se eseguita da mani esperte) oltre a non arrecare danno, crea iperemia, ovvero richiamo di sangue in superficie… Un vero e proprio beneficio per tutti i casi di alopecia. Non é raro, infatti, che dopo un trattamento su zone glabre si possa notare la ricrescita di lanugine.
REVERSIBILITÀ DELLA TRICOPIGMENTAZIONE TEMPORANEA, DOVE STA LA REALTÀ?
La tricopigmentazione temporanea è una metodica specificatamente studiata per essere riassorbibile nel medio periodo. I pigmenti che vengono utilizzati presentano una conformazione molecolare molto differente da quelli da tatuaggio, infatti la dimensione di questi ultimi è molto maggiore. Questa variabile consente al nostro organismo di fagocitare interamente le polveri contenute nei pigmenti, garantendo (almeno in linea teorica) la sua totale scomparsa nel giro di 3 a 4 anni a livello visivo, e almeno il doppio del tempo a livello dermico.
COME SI ESEGUE LA TRICOPIGMENTAZIONE?
Inizialmente si avrà un consulto con l’esperta durante il quale verrà verificata la fattibilità e si pianificherà il disegno ottimale dell’attaccatura. Il trattamento in genere richiede 3/ 4 sedute in cui gradualmente si raggiunge l’effetto di copertura desiderato.
Poi vanno effettuati dei richiami generalmente una volta all’anno per il ripristino e mantenimento del risultato dato che, come abbiamo visto, i pigmenti sono riassorbibili e con il passare del tempo il colore tende a scomparire. La durata delle sedute iniziali va da un minimo di 1 ora ad un massimo di 4 ore a seconda dell’estensione della zona da trattare e di come la pelle del paziente reagisce in termini di assorbimento del pigmento.
Le sedute di mantenimento invece hanno durata decisamente inferiore. In genere la tricopigmentazione non è dolorosa ma a seconda della sensibilità dei singoli individui è possibile utilizzare all’occorrenza delle creme anestetiche.
TRICOPIGMENTAZIONE E TRAPIANTO DI CAPELLI – COMBINAZIONE VINCENTE
La Tricopigmentazione, è ormai riconosciuta a livello mondiale nel campo della chirurgia della calvizie (trapianto dei capelli) ed è ormai assodato come le due tecniche non solo possano coesistere, ma che addirittura esprimano il loro massimo potenziale in sinergia.
L’intervento chirurgico di trapianto dei capelli non sempre è una strada percorribile, ad esempio per chi ha una zona donatrice di capelli insufficiente o per chi è impossibilitato a sostenere il costo dell’intervento.
Quando il trapianto di capelli non è sufficientemente coprente, la tricopigmentazione può fare la differenza, ovvero, simulando ulteriori capelli si riducono ulteriormente le trasparenze, realizzando la percezione di una chioma più folta.
Un vantaggio importantissimo della tricopigmentazione in presenza di trapianto di capelli è inoltre la copertura della cicatrice: 2 o 3 sedute sono sufficienti per attenuarla/camuffarla.
La tricopigmentazione non crea limiti se si volesse effettuare successivamente un trapianto di capelli, è sufficiente interrompere i trattamenti almeno 1 mese prima di sottoporsi al trapianto.
LA TRICOPIGMENTAZIONE COME ALTERNATIVA ALLA PROTESI
In caso di alopecia areata o calvizie estesa, le protesi rappresentano una soluzione a cui spesso si ricorre. Ne esistono di diversa tipologia ma la loro applicazione sul cuoio capelluto ostacola la traspirazione, rendendo la cute sottile e sensibilizzata, spesso irritata.
La protesi richiede una continua manutenzione, risulta molto invadente sulla pelle e porta spesso a disagio sociale, alcuni dei motivi per cui viene vissuta come una schiavitù e di conseguenza abbandonata.
La tricopigmentazione è una soluzione estremamente liberatoria per tutti coloro che vogliono liberarsi da questi sistemi protesici poichè dopo l’intervento di tricopigmentazione non è più necessaria alcuna manutenzione, se non ½ sedute l’anno di ritocco.
Coloro che effettueranno questa transizione non avranno più il pensiero quotidiano della protesi e godranno di una soluzione realistica non individuabile da altre persone nella vita di tutti i giorni. Eseguire una tricopigmentazione su chi vuole lasciare l’utilizzo della protesi è una soluzione possibile e vantaggiosa.
Per sottoporsi al trattamento sarà necessario una completa rimozione della protesi nei 15 giorni precedenti, oppure una rimozione parziale nei 30 giorni precedenti. Effettuando un consulto in studio sarà l’esperta ad informare il paziente di tutti gli aspetti che riguardano questa transizione.